Milano, 24 ottobre 2022
Si può accompagnare il Paese nella transizione digitale senza un vertice politico che ne presieda la direzione e le strategie? La risposta è semplice: no.
Il digitale non è ancora uno strumento metabolizzato, che abbia solo bisogno di essere sostenuto e implementato nei vari settori economici e organizzativi, ed è per questo che ci vuole una spinta decisa e decisiva che può e deve arrivare dal Governo.
Assintel non riesce a comprendere l’assenza assordante di un Ministero dedicato, sebbene fosse stato proprio il Centro Destra a lanciare il primo dicastero dell’Innovazione nel lontano 2001.
E’ questa la sfida e l’auspicio che Assintel – l’associazione nazionale delle imprese ICT e digitali di Confcommercio – lancia a commento del nuovo Governo che si sta insediando, per voce della sua Presidente Paola Generali.
Il mercato dell’Information Technology è in netta controtendenza rispetto ai segnali della crisi, con una crescita secondo il recente Assintel Report del +7,4% nel 2022 e una tendenza positiva prevista anche nel 2023. Ma è un processo che va sostenuto, soprattutto nei confronti delle micro, piccole e medie imprese che molto spesso ne restano ancora ai margini.
Per queste ragioni ci aspettiamo che all’assenza di un Ministro faccia da contraltare una netta responsabilizzazione del MISE, che non a caso cita nella nuova denominazione proprio le imprese e il Made in Italy, attraverso deleghe mirate e un Sottosegretario competente dedicato all’innovazione. Correlate al Digitale ci sono almeno altre 3 voci che devono essere presidiate, per non buttare all’aria i passi avanti fatti finora: l’attuazione dei progetti PNRR, la trasformazione della Pubblica Amministrazione e – trasversale a tutti – il sostegno alla formazione delle competenze digitali.
Fin da subito diamo al Governo la nostra piena disponibilità a collaborare per creare tavoli di coordinamento che siano da presidio alla transizione digitale.
Leggi il comunicato sul sito Assintel