Agenzia nr. 2305 – Lettera del senatore Zullo al Consiglio regionale: la Puglia non e’ Stalingrado e nessuno deve ‘sputare sangue’ per far valere i propri diritti

 
ANNO XIX
Numero 2305
18/10/2022
Pubblicato in Bari

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Lettera del senatore Zullo al Consiglio regionale: la Puglia non e’ Stalingrado e nessuno deve ‘sputare sangue’ per far valere i propri diritti

Di seguito la lettera del neo senatore Ignazio Zullo (letta dal nuovo capogruppo Francesco Ventola) con la quale si congeda da consigliere regionale

 

 

“Sig. Presidente del Consiglio, cari colleghi consiglieri, l’avvenuta proclamazione a senatore della Repubblica mi impone di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere regionale che in coscienza credo di aver onorato per lunghi 17 anni.

“Anni di impegno sempre e solo orientato alla crescita e al benessere della Puglia e dei pugliesi, nel corso dei quali ho avuto modo di conoscere tanti colleghi portatori di valori politici ed ideologici per alcuni vicini e per altri distinti e distanti dai miei ma tutti carichi di umanità, semplicità ed umiltà.

“Un ricordo va a chi non c’è più: Vittorio Potì, Totò Negro, Guglielmo Minervini, Tonino Camporeale, Raffaele Baldassarre, Marcello Rollo, Peppino Longo nella speranza di non averne dimenticato altri che vorrei tutti in buona salute.

“Un ringraziamento particolare ai Presidenti del Consiglio che ho visto succedersi nella mia attività consiliare: Pierino Pepe, Onofrio Introna, Mario Loizzo e alla nostra attuale Loredana Capone. A loro chiedo scusa se talvolta sono stato intemperante e fuori dalle righe.

“Ringrazio altresì i segretari generali del Consiglio, l’indimenticabile Renato Guaccero, Silvana Vernola, Angela Vincenti e l’attuale Mimma Gattulli. Insieme a loro mi tocca ringraziare tutto il personale del Consiglio e delle sue diramazioni dai dirigenti fino all’ultimo collaboratore del gruppo.

“Consentitemi di stringere in un abbraccio ideale tutti i colleghi che nel corso degli anni ho guidato nella qualità di capogruppo prima del Popolo della Libertà poi di Forza Italia e a seguire di Oltre con Fitto-Direzione Italia.

“Un abbraccio forte, forte ai colleghi di oggi del gruppo di Fratelli d’Italia, mi mancheranno tanto ma lascio con la certezza che non faranno sentire la mia mancanza e che continueranno a impegnarsi e ad operare in un agire politico orientato al senso di responsabilità e del dovere con schiena dritta e senza spinte personalistiche, populistiche e narcisistiche. A loro si aggregherà il collega che mi subentrerà che sono certo saprà sedere in Consiglio Regionale al mio posto con pari dignità e qualità.

“Un abbraccio a voi tutti cari colleghi, in Consiglio è sempre stato per noi il tempo della responsabilità e delle risposte ai bisogni e ai problemi della nostra collettività e dei nostri territori. Il momento particolare che però stiamo vivendo richiede a tutti gli eletti un supplemento in tema di responsabilità e di dovere. Abiurate il populismo per il solo gusto di una paginetta di giornale o per cercare di insufflare sulla disperazione della gente per acquisire un ‘like’ sui social che diventa effimero poiché incapace di apportare rimedi e soluzioni. Valutate la costituzionalità delle leggi: le osservazioni del Governo e le impugnative arrecano solo danni a Enti, Aziende e Cittadini. Non lasciatevi trascinare nella criminalizzazione di persone, professionisti, servitori dello Stato senza aver analizzato contesti organizzativi nei quali si opera. Avversate con tutte le vostre forze gli sprechi, le clientele, il mercato delle vacche, la mortificazione della meritocrazia e del buon andamento della Pubblica Amministrazione.

“Io vi assicuro che sarò da senatore intransigente con me stesso nell’osservanza dei principi enunciati. E soprattutto non ritenete la Puglia una Stalingrado, non c’è nessuna resistenza da mettere in atto nei sistemi democratici e fate in modo che in Puglia nessuno ‘abbia a sputare sangue’ per fruire dei propri diritti o di una prestazione sanitaria o di un intervento di protezione sociale. Buon lavoro a Voi e buon lavoro a tutti quelli che come noi sono eletti per servire e non per servirsi.”

 

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