Impugnativa sul personale regionale, Siad-Csa-Cisal: “Schifani liberi le somme in bilancio, solo così attueremo la riclassificazione”
Palermo, 11 ottobre 2022 – “La decisione del Governo nazionale di impugnare le norme sia sulla riclassificazione del personale della Regione Siciliana che sull’incremento delle risorse per il salario accessorio era purtroppo prevedibile: una scelta miope del precedente Governo regionale e di alcune organizzazioni sindacali che ha prodotto l’ennesima mortificazione dei lavoratori. Da tempo diciamo che l’unica soluzione per attuare la riclassificazione dei dipendenti è impiegare tutte le risorse già presenti nel bilancio dell’Isola, circa 42 milioni di euro, evitando che una parte consistente legata ai pensionamenti vada in economia: ci sarebbero somme sufficienti per una vera rivoluzione della macchina amministrativa. Una strada che avevamo proposto al vecchio Governo, rimanendo inascoltati, e che speriamo che il presidente Renato Schifani voglia accogliere nell’interesse dei lavoratori e di tutti i siciliani”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal.
Palermo, 11 ottobre 2022 – “La decisione del Governo nazionale di impugnare le norme sia sulla riclassificazione del personale della Regione Siciliana che sull’incremento delle risorse per il salario accessorio era purtroppo prevedibile: una scelta miope del precedente Governo regionale e di alcune organizzazioni sindacali che ha prodotto l’ennesima mortificazione dei lavoratori. Da tempo diciamo che l’unica soluzione per attuare la riclassificazione dei dipendenti è impiegare tutte le risorse già presenti nel bilancio dell’Isola, circa 42 milioni di euro, evitando che una parte consistente legata ai pensionamenti vada in economia: ci sarebbero somme sufficienti per una vera rivoluzione della macchina amministrativa. Una strada che avevamo proposto al vecchio Governo, rimanendo inascoltati, e che speriamo che il presidente Renato Schifani voglia accogliere nell’interesse dei lavoratori e di tutti i siciliani”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal.