DONNE E FUTURO | Incoraggianti i risultati del progetto “Un’Impresa possibile, il femminile che riparte”

Lavoro, socialità e benessere psicologico gli ingredienti fondamentali per un empowerment femminile di successo.

Martedì 20 settembre si è chiuso Un’Impresa possibile, il femminile che riparte, progetto realizzato da APS La Rotonda insieme a Salesiani Lombardia per la Formazione ed il Lavoro – CNOS-FAP e Associazione Mittatron Onlus grazie al contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano.

Il progetto si inseriva in un contesto fortemente segnato dagli effetti della pandemia: in questi anni, calo occupazionale e violenza di genere hanno, infatti, profondamente colpito le donne e il loro benessere, in famiglia e nella comunità. Basti pensare che l’indice di occupazione delle donne (già più basso rispetto a quello degli uomini) in Italia oggi è molto al di sotto rispetto alla media europea (53,8 in Italia contro 67,3% in Europa). La situazione è ancora peggiore se si guarda, poi, alle donne che hanno perso il lavoro: nel 2020 sono state il doppio degli uomini. A questo contesto si aggiunge, infine, un aumento sempre più preoccupante degli episodi di violenza attuata nei confronti delle donne. La povertà, più che una semplice mancanza di reddito, è dunque anche mancanza di sicurezza, di mezzi, di scelte. Ecco perché, attraverso Un’impresa possibile, il femminile che riparte, abbiamo puntato soprattutto a favorire la riqualificazione professionale, la reintegrazione sociale e, di conseguenza, l’empowerment delle donne inserite nel progetto.

Nello specifico, il progetto ha previsto: un percorso di formazione professionale che prevedeva l’attivazione di due corsi, uno di sartoria e l’altro di cucina e sala, con un eventuale successivo inserimento lavorativo attraverso un tirocinio; un percorso di educazione finanziaria e microimprenditorialità; un sostegno psicologico personalizzato per donne in situazione di estrema vulnerabilità e/o vittime di violenza di genere; un percorso di socializzazione per facilitare la creazione una rete di supporto personale e ampliare le proprie competenze relazionali. Obiettivo degli interventi: supportare le donne a riconquistare il ruolo di protagoniste della loro vita attraverso un percorso verso l’autonomia e la consapevolezza delle loro potenzialità. Hanno partecipato alle attività del progetto 20 donne residenti nell’area di Baranzate e del territorio Nord di Milano: 15 di loro hanno preso parte al corso di modellismo e sartoria tenuto presso la Sartoria Fiori all’Occhiello di Associazione la Rotonda, 5 hanno seguito il corso di sala e cucina presso i Salesiani Lombardia per la Formazione ed il Lavoro – CNOS-FAP, e 16 hanno preso parte al percorso di educazione finanziaria. Alcune donne hanno preso parte ai corsi in ottica di reinserimento lavorativo, altre invece con finalità di risocializzazione. Al termine dei corsi, 6 donne sono state inserite in tirocini lavorativi. Alcune non hanno voluto approfittare di questa opportunità di inserimento lavorativo perché hanno trovato lavoro in modo indipendente, altre, invece, avevano altri obiettivi per il loro futuro prossimo.

Alla fine dei percorsi formativi, le partecipanti dei vari corsi si sono ritrovate: le corsiste del percorso di sala/cucina hanno preparato un pranzo per i formatori e le “colleghe” che del corso di sartoria. Queste ultime, a loro volta, hanno portato in regalo un grembiule cucito a mano, frutto del loro impegno.

“Questo corso mi ha veramente aperto le porte del paradiso. Mi ha aiutata a realizzare che se voglio, posso creare qualcosa di mio, dal nulla. A partire dai materiali grezzi, un pezzo di stoffa, del, filo, un ago, posso dare sfogo alla mia creatività e creare un capo che racconti qualcosa anche e soprattutto di me.”

“Parto sempre dal presupposto che c’è sempre da imparare. Mi piaceva cucire, ho già cucito in passato e lavorato in campo sartoriale, e ho scelto di partecipare perchè avevo bisogno di uscire dalla mia routine, stare con altre ragazze ed imparare cose nuove. Ma poi ho imparato a tagliare e a prendere le misure. Non sono queste cose nuove ad essermi rimaste nel cuore. Il dono più grande è sicuramente l’amicizia nata tra me e le altre ragazze che partecipavano al corso.”

“Mi è piaciuto tutto di questo percorso. Ero in un momento molto delicato della mia vita e questa opportunità è stata l’occasione per mettere tutto in pausa ed intraprendere un percorso di rinascita. Ho incontrato persone entusiaste ed estensibili, pronte all’aiuto e alla condivisione. lo spazio dove si svolgeva il corso era pulito, luminoso e in armonia. Partecipare alle lezioni era una gioia. Nell’ambito del progetto siamo anche andate al Teatro alla Scala tutte insieme. È stata per me un momento bellissimo.”

“Ho trovato un bellissimo posto di lavoro, Mi trovo molto bene, perché l’ambiente è bello e i responsabili molto umani. Ma penso che la responsabilità con cui vivo il contesto lavorativo aiuti chi mi assume a vedermi come una persona seria ed affidabile. Il Progetto Un’Impresa possibile mi ha aiutata a rileggere la mia vita professionale anche sotto questo punto di vista.”

Queste sono solo alcune dei pensieri delle ragazze a cui è stata offerta l’occasione concreta di riappropriarsi della propria dimensione lavorativa e relazionale, per diventare protagoniste della loro crescita professionale. Trovare la propria strada, diventando agenti del cambiamento, non solo per la propria famiglia e per la comunità, ma per tutta la società. Per noi questa è autonomia, per noi questa è Un’Impresa Possibile.

“Il progetto sul “Un’impresa possibile, il femminile che riparte” è stato uno dei più complessi sostenuti con le risorse del Fondo Povertà attivato da Fondazione Cariplo presso le sue Fondazioni di Comunità, e a cui hanno contribuito diversi donatori della nostra comunità del Nord Milano” commenta la Presidente Paola Pessina “Già nelle premesse era sembrato solido e interessante: i risultati lo confermano. Dunque non ci fermeremo qui: in tutto il territorio è viva la preoccupazione per le difficoltà che le donne incontrano nella congiuntura attuale, ma altrettanto acuta è la sensibilità per mettere a frutto le grandi potenzialità delle donne stesse e individuare forme molto precise per svilupparle. Sono in corso contatti con soggetti con cui si era lavorato in prima fase, in tema di autonomia economica ed educazione finanziaria al femminile: le premesse per dare alle donne le chiavi del loro destino.”

Nell’ambito del progetto Un’impresa possibile, il femminile che riparte segnaliamo la storia di successo di Gabriela: donna, mamma, sarta, che ha deciso di non farsi abbattere dalle difficoltà che la vita le ha presentato, ma attraverso un percorso di supporto e crescita è riuscita a creare la sua piccola impresa sartoriale. Qui il link al video di YouTube

Jamila Abouri
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