CS – Documentari, inchieste, reportage: a DIG Festival un weekend di premi speciali e grande approfondimento. Tra gli ospiti Avi Mograbi e Paolo Nori

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Documentari, inchieste, reportage: a DIG Festival un weekend di premi speciali e grande approfondimento. Tra gli ospiti Avi Mograbi e Paolo Nori
Documentari, inchieste, reportage: a DIG Festival un weekend di   premi speciali e grande approfondimento. Tra gli ospiti Avi Mograbi e Paolo Nori Domani ben otto appuntamenti firmati DIG Talk. In serata la cerimonia di assegnazione dei prestigiosi DIG Awards: i premi ai migliori documentari, inchieste, reportage e podcast fra oltre 400 candidature. La giuria internazionale di questa edizione è presieduta da Mads Brügger. Domenica pomeriggio l’atteso discorso inedito dello scrittore Paolo Nori

È un weekend di grande approfondimento e altrettanto grande cinema quello firmato DIG Festival. A cominciare da domani, sabato 24, con ben otto appuntamenti firmati DIG Talk: alle 10.30 nella Sala del Leccio del Complesso San Paolo appuntamento con ‘True crime per davvero. Il successo del podcast investigativo’ con Susanne Reber, Alessia Cerantola, George Lavender, Adèle Humbert e James Edwards; alle 11.30, sempre nella Sala del Leccio, è la volta di ‘Inhuman Trafficking. Violazioni dei diritti umani e politiche fallimentari nel Mediterraneo’ con Ottavia Spaggiari, Juan Matías Gil, Sally Hayden e Laura Silvia Battaglia (in collaborazione con DHialogue); allo stesso orario, ma nel cortile del Leccio, protagonisti ambiente ed economia con ‘Verso la Green Supply Chain. La transizione ecologica è ancora sostenibile?’ con Stefano Liberti ed Edy Gambetti (in collaborazione con Coop Alleanza 3.0), mentre alle 12, nella sala Verde della Fondazione San Carlo, Jack Wolf, Niall Sargent e Klaudia Bronckaerts indagheranno l’emergenza climatica nel panel ‘It’s freezing!’. Nel pomeriggio, ‘Il suono del racconto. Scrivere per il podcast’ con Matteo Caccia, Giulia Nucci, Alessia Rafanelli, Christian Raimo e Angelo Miotto (ore 15, Sala del Leccio), mentre libertà e salute dell’informazione sono al centro dell’incontro ‘Giornalisti e procure: l’inchiesta sotto indagine’, con gli inchiestisti Paolo Mondani e Giorgio Meletti, il presidente Fnsi Beppe Giulietti e Fabrizio Franchi, membro del consiglio nazionale dell’Ordine (ore 15;30, Dipartimento Giurisprudenza, in collaborazione con Aser). Alle 16, nel Teatro della Fondazione San Carlo, appuntamento con ‘Stripping Gaza. Documentare l’occupazione in Palestina’ insieme ad Avi Mograbi, Mona Shtaya, Margherita Pescetti e Maria Chiara Rioli (in collaborazione con DHialogue), e alle 17:30, nel Cortile del Leccio, il panel ‘La guerra alle donne. Le guerre delle donne’ per discutere di aborto e diritti, di femminicidio, di violenza sessuale e razziale, insieme a Francesca Coin, Eddi Marcucci, la scrittrice Nadeesha Uyangoda e Claudia Torrisi.  
Nelle aule del Dipartimento di Giurisprudenza, il programma di sabato 24 della DIG Academy prevede i workshop ‘Giornalisti e whistleblower’ alle 10:30 (a cura di Transparency International), ‘Il metodo Bellingcat’ alle 14, con Aiganysh Aidarbekova di Bellingcat e Valerio Bassan, e ‘Videogiornalismo investigativo in Italia’, con Alberto Nerazzini e Sacha Biazzo (Fanpage), alle 16:30.
 
Domani il Cinema Astra apre i battenti alle 10. Proseguono le proiezioni dei film in gara per i DIG Awards, poi grande giornata di extra: alle 15 ‘Babi Yar. Context’ di Sergei Loznitsa, introdotto da Vittorio Iervese di Unimore, il documentario costruito su immagini d’archivio per raccontare lo sterminio, a fine settembre 1941, di 30mila ebrei da parte delle truppe naziste alle porte di Kiev, e alle 18 Avi Mograbi presenta il suo ‘The First 54 Years. An Abbreviated Manual for Military Occupation’, uno sguardo esclusivo e originale dentro all’occupazione della Palestina, vista sia attraverso le storie degli oppressi palestinesi quanto quelle degli stessi oppressori israeliani, che descrivono meccanicamente i loro ordini, le loro missioni e le loro azioni dal 1967 ad oggi.
Infine, è il giorno della Saturday Mads Night, con due film di Mads Brügger, presidente della giuria DIG 2022: ‘The Red Chapel’ alle 20; alle 21:30 il regista incontra il pubblico in sala e, alle 22, proiezione di ‘The Mole. Undercover in North Corea’. 
 
Domani è anche la serata di premiazione dei DIG Awards 2022, protagonisti dalle 19 nella Chiesa di San Carlo. Dalla sua nascita, DIG Festival premia i migliori documentari e podcast di giornalismo investigativo: il concorso cinematografico ha saputo affermarsi negli anni come un punto di riferimento a livello internazionale, premiando e valorizzando il lavoro dei freelance, ma anche di grandi broadcaster internazionali come Guardian, BBC, Al Jazeera, Le Monde e tanti altri. Tra le opere finaliste di questa edizione troviamo ‘The Men who Sell Football’, inchiesta dell’unità investigativa di Al Jazeera, esempio cristallino di giornalismo investigativo undercover per smascherare il riciclaggio dentro al business miliardario del calcio inglese. ‘Black Axe’, documentario della BBC che indaga una confraternita studentesca che si è trasformata in una feroce organizzazione mafiosa, infiltrata nelle più alte sfere del potere in Nigeria. ‘Life in the Taliban’s Afghanistan’, prodotto da VICE News, che racconta il ritorno al potere dei Talebani dopo il ritiro delle truppe americane. E ancora, il reportage ‘Get Away from the Target’, realizzato da The Outlaw Ocean Project in collaborazione con il Guardian, che denuncia la situazione drammatica della tratta tra Africa e Europa e il corto ‘Black Lobby’ prodotto da Fanpage.it che, con tecnica undercover, svela un gruppo di neofascisti al servizio della destra istituzionale italiana. Presieduta quest’anno da Mads Brügger, la giuria che selezionerà le opere vincitrici è formata dalla vicedirettrice del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma Maria Bonsanti; il documentarista nominato agli Emmy Awards Tim Travers Hawkins; Gabriela Manuli, vicedirettrice del Global Investigative Journalism Network (GIJN); Alexandre Brachet, produttore, fondatore e CEO della parigina Upian; Anne Koch, Program Director del Global Investigative Journalism Network; Andrea Scrosati, Group Chief Operating Officer e CEO Continental Europe di Fremantle; la regista di documentari Margherita Pescetti; Marco Nassivera, da un decennio a capo dell’informazione dell’emittente televisiva franco-tedesca Arte; le giornaliste investigative Juliana Ruhfus e Claudine Blais, oggi visiting professor all’Università di Montréal.
La grande giornata di sabato si chiude solo a notte fonda: al Vibra Club di via IV Novembre va in scena Stay Gold Party, la lunga festa di DIG, con DJ set, bar e street food. 

L’ultima giornata di Festival, domenica 25, è sicuramente una giornata particolare, ma offre un programma compatibile con l’appuntamento elettorale: al mattino, un incontro pensato anche per i più piccoli, nella Sala del Leccio, dedicato al giornalismo a fumetti, alle 11:30. Stesso orario per l’atteso confronto tra Aiganysh Aidarbekova di Bellingcat e Lorenzo Pezzani di Forensic Architecture e Border Forensics, nel panel ‘Investigare il conflitto’, nel Teatro della Fondazione San Carlo. Per chi preferisce una mattinata al cinema, l’Astra propone le proiezioni delle ultime opere in concorso.
Per quanto riguarda il pomeriggio, dalle 14:30 al Cinema Astra verranno proiettati i film vincitori dei Dig Awards 2022, dando spazio anche a un extra, il film Menzione Speciale al DIG Pitch 2021 ‘The Deserter’, inchiesta sulla morte in Ucraina dei reporter Andy Rocchelli e Andrej Mironov. Soprattutto però domenica pomeriggio sono protagonisti i DIG Talk ‘Migrazioni e conflitti. Raccontare il mondo in fiamme’ (alle 16.30 nel Cortile del Leccio, con Francesca Mannocchi e Laura Silvia Battaglia insieme a May Bulman), ‘Immoral code: se a sparare sono i robot killer e l’intelligenza artificiale’ (alle 17 nella Sala Verde della Fondazione Collegio San Carlo, con Davide Del Monte, Barbara Gallo, Catherine Connolly e Philip Di Salvo), e il discorso inedito che lo scrittore Paolo Nori ha deciso di portare a DIG Festival: ‘I nomi cambiano, l’amore resta. Potere e letteratura in Russia, da Fedor Dostoevskij a Zachar Prilepin’ (alle 19, nel Cortile del Leccio). 
Gli ultimi tre appuntamenti con la DIG Academy sono dedicati al fact-checking sui social (ore 10:30), a giornalismo e trauma (ore 14) e al data journalism (ore 16:30). 
DIG Festival 2022 Stay Gold si chiude con la proiezione, alle 20.30 sempre al cinema Astra, di ‘One day One day’ del giovane regista e filmmaker Olmo Parenti, che sarà in sala per presentare il suo lavoro e incontrare il pubblico. 
 
Il programma completo è consultabile sul sito dig-awards.org

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