Crisi dei Microchip: Ricondizionati come soluzione – il punto di CertiDeal

Ciao Francesco Paolo,

come stai? 🙂

Qui di seguito e in allegato la nota stampa di CertiDeal, lo specialista dei device tech ricondizionati, che fa il punto della situazione sulla crisi dei Microchip e su come stia impattando sul mercato dell’hi-tech e della telefonia.

In un contesto sempre più incerto e in continua trasformazione, il settore dei device ricondizionati non può che farsi strada e posizionarsi come una alternativa valida ed eco-friendly.

I ricondizionati potrebbero rappresentare infatti una valida alternativa ai prodotti nuovi sul mercato, perché non solo sono già pronti all’uso, ma soprattutto non necessitano di semiconduttori e di una nuova produzione di chip.

Nel comunicato, il commento del Growth Marketing Manager di CertiDeal, Salvatore Macrì, sull’argomento.

Restiamo a tua disposizione per qualsiasi richiesta o informazione, sperando che il contenuto possa risultare utile!

Per altre tematiche legate al mercato dei ricondizionati in generale, dalla sostenibilità alla qualità dei prodotti tra garanzie e processo di ricondizionamento, o anche immagini e info per gallery tech con focus specifici… Facci sapere così da poterti supportare al meglio!

Ti auguro un buon fine settimana, grazie,

Federica

Nota stampa

Crisi dei Microchip

I Ricondizionati come soluzione:

la parola a Salvatore Macrì, Growth Marketing Manager di CertiDeal

“In un panorama hi-tech sempre più incerto (e costoso!), il settore dei device ricondizionati non può che guadagnare strada e porsi come alternativa valida e sostenibile”

Milano, 21 luglio 2022 – Non è più un segreto che la carenza di materie prime e l’interruzione della fornitura da Ucraina e Russia, dai microchip fino ai memory chip, abbia portato diversi squilibri nelle catene di approvvigionamento delle grandi produzioni hi-tech e gli effetti delle sanzioni si ripercuotono sulla pianificazione e sulla gestione della capacità delle aziende.

Mentre l’Ucraina fornisce materie prime fondamentali per la produzione di chip, la Russia è un importante produttore di metalli come alluminio, nichel e rame. Qualsiasi interruzione nella fornitura di uno di questi metalli potrebbe causare un aumento dei prezzi e, di conseguenza, un impatto sui dispositivi a semiconduttore e dei sistemi elettronici.

Molte quindi le società attive in campo automotive e hi-tech che stanno rinviando la propria produzione di nuovi modelli al prossimo anno, proprio in attesa di prospettive migliori. E la creazione di nuove realtà per l’estrazione del silicio e altri metalli è molto lontana, poiché sarebbero previsti ingenti investimenti di denaro e di tempo.

E’ stimato che le vendite globali di telefoni cellulari scenderanno del 7,1% entro la fine dell’anno, una revisione al ribasso rispetto ad una precedente stima di crescita del 2,2%. A fare un’analisi la società Gartner che nell’ultimo rapporto cita l’inflazione, l’invasione russa dell’Ucraina e il blocco in Cina quali cause principali dell’inversione di tendenza.

Salvatore Macrì, il Growth Marketing Manager di CertiDeal, sito specializzato in device tech ricondizionati, condivide il suo pensiero circa questa crisi e presenta la prospettiva dell’azienda su come ovviare al problema:

“I ricondizionati rappresentano una valida alternativa ai prodotti nuovi, perché già pronti all’uso e non necessitano di semiconduttori e di una nuova produzione di chip. Un ricondizionato offre, dunque, innumerevoli vantaggi e potrebbe rappresentare un via d’uscita da questa crisi: ovviamente non parliamo di una soluzione a lungo termine, ma l’investimento che l’utente andrebbe a fare nello smartphone ricondizionato, potrebbe senz’altro contribuire ad alleviare gli effetti della crisi e ridurre la pressione sulla produzione”.

Macrì conclude: “Quando si acquista un device di “seconda vita” oltre al risparmio economico, si incide anche sulla sfera della sostenibilità, senza per forza rinunciare ad una qualità garantita e certificata che nulla ha da invidiare a quella dei dispositivi nuovi. Inoltre, oggi più che mai, una scelta di questo tipo andrebbe ad impattare anche sul settore hi-tech in generale, contribuendo a non appesantirlo ulteriormente”.

***

Per saperne di più: https://www.certideal.it